Perugia, dimenticato in auto: morto Jacopo, 11 mesi

Pubblicato il 27 Maggio 2011 - 14:36 OLTRE 6 MESI FA

La disperazione della madre di Jacopo (Lapresse)

PASSIGNANO SUL TRASIMENO (PERUGIA) – Dopo il caso di Elena, un altro bambino,  di 11 mesi, è stato dimenticato in auto dal papà ed è morto. Il nuovo sconvolgente fatto è avvenuto nella zona di Passignano sul Trasimeno. Ora l’uomo è indagato per omicidio colposo

Si chiamava Jacopo ed è figlio di una sorta di factotum del Club velico Trasimeno. La mamma è una psicologa di origini albanesi. I due si sono sposati da poco.

Stamani il piccolo, di 11 mesi, si trovava proprio con il padre che lavora presso la struttura dal martedì alla domenica, normalmente dalle 9.30 alle 12.30 ma con orari piuttosto flessibili.

Dai primi accertamenti svolti sul posto dai militari – secondo quanto riferito dagli stessi investigatori – è emerso che verso le 9-9.30 il padre aveva parcheggiato la propria auto nel piazzale antistante il club velico, dove lavora, lasciando il bambino all’interno del veicolo. Alle 12.30 circa lo stesso genitore, tornato all’auto per fare rientro a casa, ha trovato il figlio e – sempre in base alla ricostruzione – ha cercato inutilmente di soccorrerlo chiamando immediatamente il 118. I carabinieri del reparto operativo di Perugia e della compagnia di Città della Pieve sono intervenuti presso il Club Velico del Trasimeno intorno alle 12.40 dove poco prima un equipaggio del 118 aveva constatato il decesso del bambino.

Sono in corso le indagini per definire ulteriormente le fasi che hanno portato alla morte del bambino. A coordinarle il sostituto procuratore di Perugia Mario Formisano, che ha disposto l’ autopsia del piccolo e il sequestro dell’auto, una Opel Corsa scura. Un primo esame del medico legale ha chiarito che il piccolo ha avuto un arresto cardiocircolatorio causato da una prolungata esposizione ai raggi solari.

Il padre del bambino lavorava al club come marinaio ma curava anche la sede ed altre attività presso la struttura. Il piccolo sembra che frequentasse l’asilo del paese.

Inutili i soccorsi prestati sul posto dal personale del 118, sono quindi intervenuti i carabinieri per gli accertamenti.

“Jacopo era un faro per i suoi genitori”. Il presidente del Club Velico Trasimeno, Aurelio Forcignanò, parla così del bambino morto oggi nella struttura. Lontano della struttura perché in partenza per un viaggio di lavoro all’estero, Forcignano si dice sconvolto per quanto successo. E aggiunge: ”Mi sento impotente davanti a un dramma come questo”, Il presidente del club ricorda poi che il padre del bambino era originario di Passignano sul Trasimeno da dove diversi anni fa era emigrato per lavorare anche in Svizzera. Quindi il ritorno nella piccola citta’ umbra sulle sponde del Trasimeno.

”Lavorava giorno e notte – dice – per ristrutturare la casa dei genitori. I nostri soci, ma più in generale la gente del Paese lo adorano per la sua serietà. Con la moglie sono innamoratissimi ed erano stati uniti ancora di più da quel figlio”. Il presidente del club velico ha infine ricordato che si sono sposati su una piccola chiesa dell’isola maggiore antistante proprio al club velico dove è avvenuta la tragedia.