Donbass, russi assediano acciaieria di Mariupol VIDEO. Intanto bombardano ospedale, Kiev: “300 sotto le macerie”

Battaglia Donbass, i russi vogliono abbattere l'ultima roccaforte dei nazionalisti ucraini del Battaglione Azov. Si tratta dell'acciaieria di Mariupol. Al suo interno si nasconderebbero però migliaia di donne e bambini. E intanto bombardano l'ospedale della città provocando secondo Kiev 300 morti.

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Aprile 2022 - 16:03 OLTRE 6 MESI FA
accaieria mariupol

Battaglia Donbass: donne e bambini assediati nell’acciaieria a Mariupol (nella foto Ansa), Russia vuole raderla al suolo

La battaglia per la conquista del Donbass si intensifica nel 55esimo giorno di guerra tra Ucraina e Russia. E tra gli obbiettivi di Putin c’è l’accaieria di Mariupol ancora in mano agli ucraini. La struttura ora rischia di essere abbattuta dall’esercito russo. Al suo interno però, come mostra un video pubblicato su Telegram dal Battaglione Azov, ci sarebbero migliaia di civili.

Aggiornamento delle 17,33

Tutto questo accade mentre i russi avrebbero lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all‘Azovstal. E Sergiy Taruta, un parlamentare ucraino, su Twitter scrive: “Secondo le mie informazioni, ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini”.

La notizia è stata rilanciata anche dall’agenzia di stampa ucraina Unian ma per il momento non trova altre conferme. Anche nell’ospedale, secondo Taruta, erano rifugiati i civili “perché non ci sono altri posti dove nascondersi in una città distrutta”. 

L’acciaieria di Mariupol è assediata: al suo interno si nascondono mille civili

L’esercito di Kiev ha riferito che le forze russe hanno cercato di sfondare le difese dell’Ucraina in più punti. Ed è iniziato l’assalto all‘Azovstal, l’acciaieria di Mariupol dove sono asserragliati assieme ai militari ucraini almeno mille civili.

“I nazionalisti dell’Azovstal a Mariupol” non hanno deposto le armi e non si sono arresi. Ma l’obiettivo delle milizie popolari filo-russe è quello di ‘‘liberare il prima possibile’‘ l’acciaieria, ha detto il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, secondo il quale nello stabilimento potrebbero essere presenti anche mercenari provenienti dagli Stati Uniti, dal Canada e dalla Romania.

L’ultimatum di Mosca

Mosca ha lanciato nuovo ultimatum. “Tenendo conto della situazione catastrofica presso l’impianto metallurgico Azovstal”, a Mariupol, le forze armate russe “guidate da principi puramente umani” rinnovano l’ordine “ai militanti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari stranieri” di deporre le armi e dichiarare il cessate il fuoco dalle 12:00 (ora di Mosca) del 19 aprile.

“A tutti coloro che depongono le armi è garantita la conservazione della vita”, si legge in una nota del ministero della Difesa della Federazione russa.

A parlare è anchei l leader ceceno Ramzan Kadyrov su Telegram, citato dalla Tass, l’agenzia russa: “Tra oggi e domani l’acciaieria Azovstal di Mariupol sarà sotto controllo. Le forze ucraine saranno presto completamente sgomberate dall’impianto Azovstal. Ho buone notizie per quelle persone che aspettano la pace e la stabilità in Ucraina. Oggi prenderemo il controllo completo di Azovstal, al più tardi domani”.

Per gli 007 ucraini, “gli occupanti vogliono radere al suolo lo stabilimento” 

Sui suoi canali social, il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu) scrive che i russi non avrebbero intenti affatto pacifici: “Gli occupanti vogliono radere al suolo lo stabilimento Azovstal a Mariupol, dove i nostri combattenti si stanno difendendo”. Sbu, gli 007 ucraini, diffonde l’intercettazione di una conversazione telefonica di un militare russo che parla della decisione della leadership militare di Mosca di sganciare bombe da tre tonnellate su Mariupol assediata. “Gli occupanti – sottolinea lo Sbu – non si lasciano scoraggiare nemmeno dal fatto che i civili si siano rifugiati nell’impianto”.

Il consigliere del sindaco della città Petro Andriushchenko, sabato scorso aveva spiegato che le forze russe erano pronte a dare l’assalto all’acciaieria sulle rive del Mar d’Azov. Andriushchenko aveva infatti avvertito sul suo canale Telegram dell’arrivo dei bombardieri russi Tupolev TU, utilizzati per trasportare le micidiali bombe ad alto potenziale esplosivo come le FAB-3000. Questi ordigni, aveva previsto, sarebbero serviti come una sorta di testa d’ariete per un assalto in grande stile all’acciaieria divenuta roccaforte del reggimento nazionalista Azov.

Risalenti all’era sovietica, le FAB-3000 sono entrate in servizio nel 1946 e furono progettate proprio per colpire strutture industriali, dighe e strutture sotterranee. Verranno usate per radere al suolo l’accaiaeria?

Il video con le donne e i bambini all’interno dell’accaieria

Il Battaglione Azov ha intanto diffuso su Telegram un video (visibile qui di seguito) che mostra donne e bambini ucraini che si rifugiano nel seminterrato dell’acciaieria Azovstal. Il comandante del reggimento, il tenente colonnello Denys Prokopenko, ha anche detto che le forze russe stavano sparando sull’impianto. L’acciaieria è una delle ultime aree sotto il controllo ucraino nella città.