Russia: tv hackerate con canzoni ucraine, Anonymous manda giù anche il sito del Cremlino e della Difesa

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 26 Febbraio 2022 - 18:07 OLTRE 6 MESI FA
attacco hacker russia

Russia: tv hackerate con canzoni ucraine, Anonymous manda giù anche il sito del Cremlino e della Difesa (foto Ansa)

Alcuni siti web governativi russi, compreso quello del Cremlino e del ministero della Difesa, sono irraggiungibili dopo essere stati oggetti di un attacco hacker. Down anche il sito dell’Autorità per le telecomunicazioni russa e i canali tv russi che, dopo essere stati hackerati. trasmettono canzoni ucraine.

Cremlino, ministero Difesa russo hackerati da Anonymous

La Cnn riporta anche la rivendicazione di Anonymous: “Abbiamo mandato offline i siti governativi – si legge – e girato le informazioni ai cittadini russi in modo che possano essere liberi dalla macchina della censura di Putin”. Anonymous ha anche aggiunto di star lavorando per “garantire al meglio la connessione online del popolo ucraino”. 

Ex capo Difesa dell’Estonia: “Putin sta finendo rapidamente armi e soldi”

Il Daily Mail riporta intanto delle dichiarazioni rilasciate dall’ex capo della difesa dell’Estonia Riho Terras il quale afferma che la Russia starebbe finendo rapidamente i soldi e le armi e dovrà quindi avviare negoziati in tempi brevi con il Governo di Volodymyr Zelensky. A Kiev basterà tenere a bada i russi per 10 giorni, spiega Terras.

Secondo Terras, Putin avrebbe convocato un incontro con gli oligarchi in un bunker negli Urali, durante il quale si sarebbe sfogato furiosamente. Il presidente russo pensava infatti che la guerra sarebbe stata “facile” e che “tutto sarebbe stato fatto in uno o quattro giorni”.

Citando fonti dell’intelligence ucraina, Terras ha affermato che la guerra sta costando alla Russia circa 17 miliari di euro al giorno. L’esercito di Putin ha a disposizione razzi solo per tre o quattro giorni al massimo. Per questa ragione, li starebbero usando con parsimonia. 

L’ex capo della Difesa dell’Estonia ha affermato che il piano di Putin si basava sul panico, sul lancio di missili contro edifici residenziali “a caso” per “intimidire” gli ucraini, innescando così diserzioni in massa dell’esercito, la resa nazionale e la fuga di Zelensky dal Paese.

Terras ha anche affermato che i russi avrebbero pianificato di impadronirsi rapidamente della capitale e installare un regime fantoccio. “I russi sono sconvolti dalla feroce resistenza che hanno incontrato. Gli ucraini devono evitare il panico! L’Ucraina deve rimanere forte e noi dobbiamo fornire assistenza!”, ha scritto su Twitter.