Drogava la figlia per farla nuotare veloce, se questo è un padre…

Pubblicato il 17 Luglio 2009 - 14:43 OLTRE 6 MESI FA

Ci sono notizie su cui vale la pena tornare perché non sono solo notizie, sono parabole, racconti precisi, foto nitide e lampi di verità su quel che siamo. La notizia è quella di una ragazza, poco più di una bambina, che vuole fare la nuotatrice. Nuotare per vincere, gare, fama, soldi. Per riuscirci la ragazza si aiuta, con steroidi e anabolizzanti, cioè con un doping farmacologico che le abbrevia i tempi in vasca e insieme le abbrevia la vita. Ci sono quelli che iniettano e quelli che procurano i farmaci, c’è la ragazza e, soprattutto, c’è il padre.

Quando gli uomini della Guardia di Finanza di Padova hanno guardato il video con la ragazza stesa sul lettino a farsi “bombare” e il padre lì intorno che trafficava premuroso e attento perchè fosse drogata a dovere, non ce l’hanno fatta a stare zitti. A un ufficiale è scappato un commento che poi ha ripetuto in forma più blanda davanti a un microfono di telegiornale: «Questo qua ha vinto il campionato dell’indegnità».

Sì, questo padre del padovano che ingozza la figlia di farmaci come fosse un’oca cui ingrassare il fegato, che la pompa come si fa con un oggetto da consumare e perdere, questo padre ha vinto quel campionato dell’indegnità. Ma in quel campionato non gioca da solo, non ci piace dircelo, ma è pieno di genitori che vogliono che la prole “renda”. Padova, la storia di Padova ci sbatte in faccia la domanda: se questo è un padre… La risposta ci dice che un padre così c’è , ci può essere, qui tra noi, in questi nostri giorni.