Messina/ A Pace del Mela l’80% dei decessi sono causati da tumore. E gli abitanti protestano contro quell’elettrodotto che passa sulle loro teste

Pubblicato il 10 Luglio 2009 - 10:36 OLTRE 6 MESI FA

C’è un paese in provincia di Messina dove i morti di tumore, in relazione al totale dei decessi, sono l’80 per cento. Il piccolo centro, che la gente impietosa ormai chiama «il quartiere delle signore con la parrucca», ovvero delle donne che fanno chemioterapia, si chiama Pace del Mela, poco più di seimila anime in provincia di Messina.

Un borgo che già ha la sfortuna di sorgere in una delle valli a più alto rischio ambientale in Italia, la Valle del Mela, e che inoltre è sfiorato dai cavi dell’alta tensione di Terna. Quell’azienda che qua tutti si ostinano ancora a chiamare «l’Enel», un elettrodotto da 380 kW, che si erge per 60 metri e i cui fili passano praticamente sopra le case. Causando mal di testa, leucemie, tumori.

L’assessore all’ambiente, Pietro Petrella, casca dalle nuvole ma l’associazione Tat (Associazione Tutela e Ambiente) raccoglie le proteste degli abitanti e censisce i malati: «Finora – afferma Guido Cavallaro, responsabile della Tat di Pace del Mela – abbiamo contato 15 casi di tumore negli ultimi 5 anni su circa 300 abitanti del quartiere».

Secondo Terna l’elettrodotto è stato realizzato nel 1989 ed è stato autorizzato dal ministero dei Lavori Pubblici quindi rispetta a pieno la legge. Inoltre, per Terna, il cavo del conduttore dista 50 metri dalle case e il traliccio è situato a 200 metri dalle abitazioni.