Hiroshima, un minuto di silenzio: 70 anni fa la bomba atomica

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Agosto 2015 - 01:47 OLTRE 6 MESI FA
Hiroshima, un minuto di silenzio: 70 anni fa la bomba atomica

Hiroshima, un minuto di silenzio: 70 anni fa la bomba atomica

TOKYO – Hiroshima ricorda il dramma della prima bomba atomica sganciata 70 anni fa dagli Stati Uniti sulla città alle 8.15 del mattino del 6 agosto del 1945, osservando un minuto di silenzio. Un centinaio le nazioni rappresentate al Memoriale della Pace, all’evento che vede per la prima volta la presenza di un rappresentante dell’amministrazione Usa.

Il sindaco di Hiroshima Kazumi Matsui non ha menzionato nella Dichiarazione sulla Pace appena letta le contestate norme sulla sicurezza in discussione al parlamento, che consentiranno al Giappone per la prima volta dal dopoguerra di esercitare il diritto di “autodifesa collettiva”, ma ha ricordato il pacifismo perseguito dal Paese per 70 anni. Anzi, ha chiesto di promuovere nel mondo la via della pace sancita dalla Costituzione nipponica, il cui articolo 9 rinuncia per sempre alla guerra e all’uso della forza come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Matsui ha detto di auspicare che Hiroshima, col Giappone che ospiterà nel 2016 il G7, possa essere visitata insieme a Nagasaki dal presidente Usa Barack Obama e dagli altri leader mondiali “per ascoltare direttamente dai sopravvissuti” la tragedia della bomba atomica.

“Fino a quando ci saranno ordigni nucleari, ‘hibakusha’ (i sopravvissuti all’atomica, ndr) potrebbero esserci in qualsiasi momento”, ha osservato il sindaco. Il numero di hibakusha allo scorso marzo si è attestato a 183.519, circa 8.000 in meno rispetto al 2014, con l’età media che per la prima volta ha superato gli 80 anni.

Alla cerimonia commemorativa c’è, in rappresentanza della amministrazione americana, Rose Gottemoeller, sottosegretario di Stato al Controllo delle armi e alla Sicurezza internazionale, che il 9 agosto sarà a Nagasaki. L’ipotesi è che Washington stia cercando di gettare le basi per la visita di Obama a Hiroshima/Nagasaki prima della scadenza del suo mandato.