Pandemia di polmonite dalla Cina? Gli esperti minimizzano ma esortano: vaccinatevi e tenete sempre la mascherina

Pandemia di polmonite dalla Cina? gli esperti minimizano: è solo inverno, però esortano: vaccinatevi e tenete sempre la mascherina

di Maria Vittoria Prest
Pubblicato il 4 Dicembre 2023 - 11:34
Pandemia di polmonite dalla Cina? gli esperti minimizano: è solo inverno, però esortano: vaccinatevi e tenete sempre la mascherina

Pandemia di polmonite dalla Cina? gli esperti minimizano: è solo inverno, però esortano: vaccinatevi e tenete sempre la mascherina

Sarà un nuovo Covid? sarà una nuova pandemia la malattia respiratoria in arrivo anche questa volta dalla Cina? e che si è anche diffusa nello stato americano dello Ohio? Per non sbagliare, vaccinatevi e tenete sempre la mascherina.

I cinesi sostengono non sia un nuovo virus ma piuttosto una combinazione di infezioni respiratorie durante la stagione invernale.

Chiamato “polmonite ambulante”, il virus si è diffuso in varie regioni della Cina, travolgendo il sistema sanitario alle prese con numerosi casi di “White Lung Syndrome“, “Sindrome polmonare bianca”.

 Nota anche come “mycoplasma pneumoniae”, è un’infezione batterica che si presenta come macchie bianche in una scansione polmonare. La radiografia del polmone, si tenga presente, mostra macchie bianche anche quando stai combattendo contro l’influenza.

Nella contea di Warren, nell’Ohio, sono stati segnalati un totale di 145 casi di polmonite in bambini di età compresa tra i tre e i 14 anni. Questi casi di polmonite pediatrica sono stati definiti sindrome del polmone bianco.

I pazienti presentano sintomi tra cui tosse, febbre, naso che cola, accumulo di catarro nei seni nasali, difficoltà di respirazione e affaticamento. La nebulizzazione e i farmaci dovrebbero risolvere il problema.

L’OMS raccomanda una serie di misure per ridurre il rischio di malattie respiratorie, tra cui vaccinarsi, mantenere le distanze dai malati, restare a casa in caso di malattia, sottoporsi a test e cure mediche, indossare maschere per il viso, garantire una buona ventilazione e praticare regolarmente attività fisica nonché lavarsi spesso le mani.

Al momento non esistono misure specifiche che coloro che visitano la Cina debbano seguire e non sono state introdotte restrizioni di viaggio.

Gli esperti sanitari hanno espresso il timore che la malattia possa diffondersi anche in Europa, mentre altri sostengono che l’epidemia potrebbe essere trattata come uno scenario “simile al Covid”.

Come ha avuto inizio l’epidemia? Da metà ottobre, l’OMS monitora i dati dei sistemi di sorveglianza cinesi che mostrano un aumento delle malattie respiratorie nei bambini nel nord della Cina.

Il 13 novembre, la Commissione sanitaria nazionale cinese ha riferito di un aumento dell’incidenza delle malattie respiratorie, soprattutto nei bambini. Le autorità del paese hanno affermato che ciò è dovuto alla revoca delle restrizioni contro il Covid-19, all’arrivo della stagione fredda e ad agenti patogeni noti come influenza, Mycoplasma pneumoniae, virus respiratorio sinciziale (RSV) e sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 (SARS-CoV-2).

Il 22 novembre, l’OMS ha identificato focolai di polmonite non diagnosticata negli ospedali pediatrici di Pechino, Liaoning e altri luoghi in Cina. 

Le autorità hanno insistito di non aver identificato alcun nuovo virus, aggiungendo che il carico dei pazienti non era superiore alla capacità dell’ospedale.

  Alcuni esperti hanno espresso il timore che la malattia possa diffondersi al di fuori della Cina, con alcuni stati dell’India che stanno ora preparando i propri servizi sanitari per il virus, potenziando le proprie infrastrutture mediche, informando il personale medico e assicurandosi che dispongano di forniture mediche sufficienti.

L’Istituto olandese per la ricerca sui servizi sanitari ha affermato che è stato registrato un numero di pazienti affetti da polmonite più elevato del previsto, con la maggior parte dei casi tra quelli di età compresa tra 5 e 14 anni.

I dati mostrano che sono stati diagnosticati 103 bambini su 100.000.

Non è chiaro quanto velocemente la nuova malattia possa diffondersi, poiché alcuni professionisti medici esprimono preoccupazione che il virus possa diffondersi presto in Europa. 

Parlando con la CNN, la dottoressa Leana Wen ha affermato che l’attuale epidemia non sembra essere motivo di preoccupazione globale.

L’esperto ha spiegato: “Ciò che sarebbe più preoccupante per la comunità medica internazionale è se emergesse un nuovo agente patogeno, come è successo sotto forma di Covid-19 nell’inverno del 2019. Questo non sembra essere il caso ora”.