Fronda interna nell’Italia dei Valori. In 1200 a Bologna chiedono a Di Pietro trasparenza e meritocrazia

Pubblicato il 2 Novembre 2009 - 09:44 OLTRE 6 MESI FA

DiPietro Antonio“Sos Italia dei Valori”: è l’alllarme suonato dagli iscritti delusi e preoccupati dalla deriva leaderistica nel partito di Di Pietro. Autoconvocatisi attraverso Facebook, 1200 fra militanti e semplici simpatizzanti si sono dati appuntamento domenica 1 novembre a Bologna. Si è trattato del momento culminante di una protesta sempre più estesa nei confronti della conduzione del partito: assemblee spontanee e autopromosse, forum su internet, centinaia di post sui vari blog, segnalano una forte e capillare richiesta di rinnovamento della selezione della classe dirigente.

A Di Pietro contestano l’assenza di meritocrazia e trasparenza: sono troppi i “riciclati” di provenienza Pdl e Udc imposti da Tonino al posto di candidati che avevano raccolto voti e lavorato bene sul territorio. Specie sul sito Micromega di Paolo Flores D’Arcais  – notoriamente vicino all’altro uomo forte Idv, l’ex magistrato De Magistris – si sprecano le lettere di delusi e tesserati che hanno gettato la spugna.

Nel circuito dei gruppi internet, tra Facebook e YouTube, circola il video dell’ex consigliere comunale Idv di Gorizia, Francesca Tomasini. Un clip dove la giovane (ex) dipietrista spiega: «Non tolleravo più il bassissimo livello di democrazia interna, di trasparenza, di meritocrazia, l’assenza di regole, lo sfruttamento fine a se stesso e l’ipocrisia che ho visto imperversare indisturbatamente e sempre di più».

Tutto questo rappresenta il segnale preoccupante di una fronda interna che smentisce la granitica certezza di un partito compatto e unito dietro il supo carismatico leader. Non mancano le lamentele sulla gestione privatistica dei fondi.