Incinta 8 mesi, dimessa da clinica: muore dopo nove ore

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2015 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA
Incinta 8 mesi, dimessa da clinica: muore dopo nove ore

Incinta 8 mesi, dimessa da clinica: muore dopo nove ore

MILANO – Era andata in clinica dicendo di avere dolori atroci alla pancia. Quella pancia che ospitava il suo secondo figlio. Dalla clinica, però, l’hanno rimandata a casa dicendole di stare tranquilla. Ma nove ore dopo, la donna, una italiana di 40 anni, incinta di otto mesi e madre di una bimba di 4 anni, in quello stesso ospedale ci è tornata morta. Così come è morto, nonostante il cesareo disperato, il piccolo che ospitava in grembo.

Una vicenda, quella avvenuta alla clinica San Pio X di Milano, su cui è stata aperta un’inchiesta. Tutto ruota attorno a quelle nove maledette ore. Un tempo sufficiente, secondo i medici della clinica, per alterare un quadro clinico in precedenza normale. E in effetti, i medici, alla donna avrebbero detto di tornare subito in ospedale nel caso di nuovi dolori. Ma è possibile, e di questo si occuperà l’inchiesta, che qualcosa invece non sia stato visto o opportunamente valutato durante il primo controllo.

Cosa è successo in quelle ore lo racconta nei dettagli il Corriere della Sera:

Sono le 4.57 del 17 ottobre quando il marito della donna, 40 anni, italiana, con un bimbo di 4 e alla 35esima settimana di gravidanza, chiama l’ambulanza. Il 118 arriva immediatamente e inizia le prime manovre di rianimazione. La donna è in arresto cardiocircolatorio e arriva al Niguarda, sette minuti dopo, praticamente morta. Viene tentato un cesareo d’emergenza, ma non c’è più nulla da fare: la rottura dell’utero ha portato a un’emorragia devastante. Alle sei del mattino viene constatato il decesso di entrambi.

Alle sette di sera la donna era andata alla San Pio X, vicino a viale Zara, clinica accreditata con il sistema sanitario e simbolo delle cure mediche offerte in città dall’Opera fondata da San Camillo. La struttura è a due passi dalla casa della donna, che era già in cura lì e aveva già avuto un precedente cesareo. La paziente lamenta dolori addominali. Vengono eseguiti gli esami del caso: per un’ora la donna viene sottoposta ad accertamenti clinici che verificano il suo stato di salute e quello del feto. Non viene riscontrato nessun problema tale da fare scattare un ricovero. La donna viene dimessa con la raccomandazione di ripresentarsi immediatamente in ospedale in caso di un riproporsi dei dolori. Cosa che non è riuscita a fare, perché la situazione è precipitata.