Ferrari verso Ipo a Wall Street: prezzo tra 48 e 52 dollari

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Ottobre 2015 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Ferrari verso ipo a Wall Street: prezzo tra 48 e 52 dollari

(Foto d’archivio)

NEW YORK – Ferrari mercoledì sbarcherà a Wall Street e gli occhi sono puntati sul prezzo dell‘offerta pubblica iniziale che sarà definito martedì, 24 ore prima del debutto in Borsa, e che oscilla tra i 48 e i 52 dollari ad azione.

Sergio Marchionne in queste ultime ore è impegnato nelle fasi finali del road show, con stop a San Francisco e Los Angeles, dopo aver toccato Boston, Londra e New York. Proprio qui è partito il tour fra i potenziali investitori americani di Ferrari, con un pranzo all’hotel St. Regis che ha attirato oltre 200 persone.

L’offerta, secondo le attese, sarà interamente sottoscritta, con una domanda diverse volte superiore alla disponibilità. ”C’è appetito per l‘ipo Ferrari, è ‘oversubscribed”, affermano alcuni analisti, mettendo in evidenza come la quotazione rientra nel piano più grande di Marchionne di costruire un gruppo più forte, anche liberando il valore della casa di Maranello.

Le indiscrezioni sulla raccolta di ordini spingono il titolo Fca, che sale a New York dell’1,54%. Fiat Chrrysler Automobiles intende vendere sul mercato quasi il 10% di Ferrari per una valutazione della casa di Maranello di quasi 10 miliardi di dollari, 9,8 miliardi al prezzo massimo della forchetta di prezzo identificata di 52 dollari.

I fondi raccolti con la quotazione Ferrari aiuteranno a finanziare il piano di investimenti annunciato da Fca nel piano industriale, secondo gli analisti. ”Ferrari serve come marchio di lusso per dare prestigio a Fiat Chrysler, ma offre anche un significativo ammontare di ricavi e utili” per Fca, afferma Brian Hamilton, presidente di Sageworks, con il Wall Street Journal.

Per Ferrari lo sbarco a Wall Street con il simbolo ‘RACE’ rappresenta un passo storico, che arriva però in un momento difficile per il mercato delle ipo. Molti grandi nomi hanno cancellato o posticipato il loro sbarco in Borsa. Ma Marchionne ha più volte ribadito che Ferrari è un marchio a prova di recessione, come dimostrato dai suoi soliti risultati durante la crisi iniziata nel 2008.

Per il terzo trimestre del 2015 Ferrari prevede un utile netto di 93-96 milioni di euro, in aumento del 60-66% rispetto allo stesso periodo del 2014. I ricavi sono stimati in crescita del 9-10% a 720-730 milioni. Nel prospetto per l’ipo Ferrari prevede di aumentare la produzione a 9.000 vetture l’anno nel 2019. ”La riteniamo una stima conservativa. Marchionne durante il road show ha detto che Ferrari produrrà 7.700 auto nel 2015, con un tasso di crescita che la tiene in corsa per superare le 10.000 unità nel 2019” mette in evidenza Adam Wyden, di ADW Capital Management, che ha partecipato alla presentazione di Ferrari a New York.

La quotazione di Ferrari coincide con la prima giornata di voto dei lavoratori americani di Fca sul contratto di lavoro. Un voto importante per il sindacato Uaw e Fca dopo la bocciatura della precedente intesa, che ha indebolito il sindacato.