“The Vatican Tapes” di Mark Neveldine: critica lo stronca

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Gennaio 2016 - 07:37 OLTRE 6 MESI FA
"The Vatican Tapes" di Mark Neveldine: critica lo stronca

“The Vatican Tapes” di Mark Neveldine: critica lo stronca

ROMA – “The Vatican Tapes” (uscito nelle sale italiane il 7 gennaio scorso) è un horror a basso budget ma molto ambizioso. Parla di Padre Lozano che viene convocato dal Vaticano per eseguire un esorcismo al fine di scacciare i demoni che infestano la ventisettenne Angela Holmes. La giovane donna infatti è fatale per chiunque le sia vicino. La Chiesa si renderà ben presto conto che a possedere la ragazza è un antico spirito demoniaco dall’inaspettata potenza distruttiva. Diretto da Mark Neveldine su una sceneggiatura di Christopher Borrelli, ispiratosi alla storia originale scritta da Chris Morgan e Christopher Borrelli, il film ricalca i film di genere esorcistico. Nonostante sia molto ambizioso, il film non ha però del tutto convinto la critica.

Roberto Nepoti per Repubblica scrive:

Satanasso s’impadronisce del corpo della ventisettenne Angela Holmes, con effetti devastanti su coloro che la circondano. Viene coinvolto allora il Vaticano, perché predisponga l’esorcismo; però l’esperto nominato, padre Lozano, capisce di essere alle prese con una forza demoniaca particolarmente aggressiva e che la posta in gioco è il destino del mondo. Da decenni il sottogenere orrorifico dell’esorcismo continua a mietere vittime – tra le ragazze e soprattutto tra gli spettatori ma lo fa in modo sempre più fiacco. Malgrado l’uso degli immancabili jump-scare ed effetti sonori assordanti, sommati ai contorsionismi e ai riti esorcistici di repertorio, The Vatican Tapesnon fa mai paura.C’è una cosa, però, che fa piuttosto ridere: i demoni non sanno che, quando prendono possesso di giovani bionde, le telecamere di sorveglianza riprendono il loro malefico ectoplasma. Nessun timore di cose sacrileghe, comunque: se di blasfemia il film è colpevole non lo è in senso religioso, ma soltanto cinematografico.

Qualche complimento da Francesco Alò per Il Messaggero:

Mark Neveldine realizza un horror esorcistico a basso budget che parte male e finisce bene. Quasi benissimo. Interessante infatti un’escalation demoniaca di tale apocalittica potenza da far impallidire quello storico Pazuzu de L’esorcista in grado di parlare in edizione italiana con la voce di Laura Betti. Molto brava la trentenne protagonista. Saremmo curiosi di vedere un eventuale secondo capitolo.

Più duro Massimo Bertarelli per Il Giornale:

Che delirio. Un pastrocchio pseudohorror che riciccia tutti gli effettacci legati alle straviste diaboliche presenze.