Giuseppe Conte, rito della Campanella col suo segretario generale. Non poteva farlo con se stesso VIDEO

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 5 Settembre 2019 - 10:15 OLTRE 6 MESI FA
Giuseppe Conte, rito della Campanella col suo segretario generale. Non poteva farlo con se stesso

Giuseppe Conte con la campanella tra Giorgetti e Fraccaro (foto Ansa)

ROMA – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha suonato la campanella, nel tradizionale passaggio che precede il primo Consiglio dei ministri di ogni nuovo governo. Il premier, che succede a se stesso, è stato accolto a Palazzo Chigi dal segretario generale Roberto Chieppa, che poi gli ha passato la campanella, che da tradizione viene consegnata da un premier all’altro. Ma questa volta, come è del tutto evidente, il premier non poteva compiere questo gesto con se stesso. Insieme a lui anche il sottosegretario uscente alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti e Riccardo Fraccaro che gli succede a Palazzo Chigi. Tra i due una stretta di mano.

Mentre il nuovo governo giura al Quirinale, una domanda sorgeva spontanea: con chi farà Giuseppe Conte il rito della Campanella? Ci sarà anche questa volta a Palazzo Chigi la cerimonia, rito simbolico ideato da Massimo Sgrelli, allora capo del cerimoniale della Presidenza del Consiglio, per sancire il passaggio di consegne tra presidenti? “Il tradizionale scambio della Campanella tra il presidente del Consiglio uscente e quello entrante questa volta non potrà avvenire perché Giuseppe Conte succede a se stesso. Se fossimo a teatro potrebbe mettersi innanzi ad uno specchio. Ma a Palazzo Chigi non si può”, ha detto Sgrelli, che ora presiede il Comitato Scientifico dell’Accademia del Cerimoniale. Invece la cerimonia c’è stata.

Giuseppe Conte e la campanella: tutti i preparativi.

I responsabili del Cerimoniale della Presidenza del Consiglio hanno studiato la soluzione più idonea. “In effetti – ha aggiunto Sgrelli – le alternative appaiono soltanto due: o si rinuncia a far vedere la Campanella, oppure si pone la Campanella sopra un vassoio d’argento poggiato su un tavolo nella presala del Consiglio dei Ministri ed il presidente Conte la riafferra nel momento in cui rientra a Palazzo Chigi dopo aver giurato al Quirinale. Cioè nel momento in cui assume l’incarico del nuovo Governo succedendo a se stesso”.

Secondo il decano dei cerimonialisti istituzionali, “la prima soluzione è pratica; la seconda è rituale. In questo caso una cerimonia che ha sempre avuto rilievo istituzionale oltre che protocollare si presta ad essere definita anche sulla base di esigenze di immagine. Noi optiamo per non far scomparire la simpatica cerimonia della Campanella”, ha concluso Sgrelli, che ideò questo rito simbolico nel 1996 in occasione del passaggio di consegne tra i presidenti Lamberto Dini e Romano Prodi a Palazzo Chigi.

Governo Conte bis con M5s e Pd: i ministri

Presidente del Consiglio: Giuseppe Conte

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Riccardo Fraccaro (M5s)

Ministro dell’Interno: Luciana Lamorgese (tecnico)

Ministro dell’Economia: Roberto Gualtieri (Pd)

Ministro del Lavoro: Nunzia Catalfo (M5s)

Ministro dello Sviluppo Economico: Stefano Patuanelli (M5s)

Ministro degli Esteri: Luigi Di Maio (M5s)

Ministro dell’Istruzione: Lorenzo Fioramonti (M5s)

Ministro della Salute: Roberto Speranza (LeU)

Ministro dei Trasporti e dell’Infrastrutture: Paola De Micheli (Pd)

Ministro della Difesa: Lorenzo Guerini (Pd)

Ministro della Giustizia: Alfonso Bonafede (M5s)

Ministro dell’Ambiente: Sergio Costa (M5s)

Ministro dei Beni Culturali e del Turismo: Dario Franceschini (Pd)

Ministro dell’Agricoltura:  Teresa Bellanova (Pd)

Ministro degli Affari Regionali: Francesco Boccia (Pd)

Ministro degli Affari Europei: Vincenzo Amendola (M5s)

Ministro dei Rapporti con il Parlamento:  Federico D’Inca (M5s)

Ministro Innovazione tecnologica e digitalizzazione: Paola Pisano (M5s)

Ministro del Sud: Giuseppe Provenzano (Pd)

Ministro della Pubblica amministrazione: Fabiana Dadone (M5s)

Ministro per le Pari opportunità e famiglia: Elena Bonetti (Pd)

Ministro per Politiche giovanili e sport: Vincenzo Spadafora (M5s)

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev