Datagate, Der Spiegel: “Servizi segreti Gb dietro cyber-attacco a Belgacom”

di Emanuele Riccardi
Pubblicato il 21 Settembre 2013 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA

Datagate, Der Spiegel: "Servizi segreti Gb dietro cyber-attacco a Belgacom"(da Ansa) ROMA – Non i servizi segreti del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ma quelli del (quasi) euroscettico premier britannico David Cameron erano verosimilmente dietro i cyber-attacchi alla Belgacom, le telecom belghe che hanno tra i loro clienti le istituzioni europee di Bruxelles. Lo rivela il settimanale tedesco Der Spiegel.

Da lì a pensare che dietro all’attacco ci sia stata la longa manus di Londra, da sempre acerrima nemica dei burocrati non eletti di Bruxelles come li definiva Margaret Thatcher, il passo è breve. Il settimanale tedesco non lo fa, ma è grande la tentazione di pensare che gli euroscettici britannici tentavano (o tentano ancora oggi) di carpire quali progetti erano o sono allo studio a palazzo Berlaymont o al Justus Lypsius – rispettivamente sede della Commissione e del Consiglio Ue – per trasformare l’Unione nell’odiata Federazione europea. O per imporre ai sudditi della regina il pericolossimo ed inutile euro.

Come si legge in una anticipazione online di un articolo pubblicato sul numero in edicola domani, il settimanale tedesco ha scovato nell’archivio di Edward Snowden, la ‘talpa’ del Datagate, un documento top secret dei servizi britannici del Government Communcations Headquarters (Gchq) secondo i quali l’obiettivo della cosiddetta ‘Operation Socialist’ era di ”permettere un miglior sfruttamento di Belgacom” e capire meglio i dettagli dell’infrastruttura del provider telefonico.

Der Spiegel, basandosi su altri documenti, sostiene che le operazioni sarebbero scattate dopo il 2010, anno in cui Cameron è subentrato a Gordon Brown. Alla testa della Commissione europea c’è, dal 2004, il portoghese Josè Manuel Barroso. Nel mirino del Cchq era finita la Bics, una filiale di Belgacom frutto di una joint-venture tra la Swisscom e la Mtn sudafricana. Belgacom, al termine di una inchiesta, ha stabilito che la società telefonica è stata vittima di un attacco informatico, e la scorsa settimana il premier belga Elio Di Rupo aveva parlato di ”violazione dell’integrità di una società pubblica”.

In base ai documenti di Snowden, risulta che alcuni impiegati di Belgacom abbiano collaborato volentieri con i servizi britannici. Sfruttando la tecnologia ‘Quantum Insert’ (Qi) è stato possibile reindirizzarli, senza che le persone nel mirino se ne accorgessero, verso altri siti per inserire virus (malware) sui loro pc, in modo da poterli manipolare in seguito. Sarebbe stato inoltre violato un router per il roaming di comunicazioni, con l’obiettivo di intercettare anche i dati sugli smartphone. Non è chiaro se l’operazione sia andata in porto fino in fondo, ma i servizi britannici hanno definito l’ ‘Operation Socialist’ un successo.