Thailandia a lutto, è morto il re: locali chiusi, turisti avvisati

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Ottobre 2016 - 07:50 OLTRE 6 MESI FA
Thailandia a lutto, è morto il re: locali chiusi, turisti avvisati

Thailandia a lutto, è morto il re: locali chiusi, turisti avvisati

BANGKOK – La Thailandia piange il suo venerato sovrano Bhumibol Adulyadej, morto giovedì a 88 anni era il monarca in carica da più tempo nel mondo, e annuncia un anno di lutto, in cui sono previste molte restrizioni a chi, per motivi turistici, si reca nell’antico Siam, la terra del sorriso. I turisti diretti in Thailandia, sono invitati a “vestire in modo appropriato” ad attendersi interruzioni alla normale routine, inoltre è stato limitato l’accesso a luoghi d’intrattenimento e turistici.

Soi Cowboy, giornale locale, afferma che a Bangkok un quartiere a luci rosse, popolare tra i turisti, sarà chiuso a tempo indeterminato. Nel fine settimana, alcuni bar rimarranno chiusi e quelli autorizzati all’apertura, dovranno spegnere le insegne all’1.00, afferma Thanakorn Kuptajit della Thai Beverage Alcohol Business Association. Dopo la morte del re, il concerto a Bangkok di Morrissey è stato cancellato. “In questo momento dovrebbero essere rispettate le leggi locali e gli usi thailandesi. Vestirsi e comportarsi in modo appropriato”, annuncia il dipartimento australiano degli affari esteri e del commercio (DFAT), sul suo sito web.

Il Foreign Office britannico in una dichiarazione ha avvertito i turisti inglesi di “rispettare i sentimenti e la sensibilità del popolo thailandese”. “L’accesso a posti di divertimento, tra cui ristoranti, bar e zone commerciali può essere limitato e, nelle aree pubbliche è dovuto un comportamento rispettoso”, prosegue il Foreign Office. “Se possibile, in pubblico indossare indumenti di colore scuro e rispettosi; controllare regolarmente i media locali e seguire i consigli delle locali autorità”.

I thailandesi si sono riuniti all’esterno dell’ospedale Siriraj di Bangkok, dove il re per gran parte degli ultimi dieci, è stato curato per varie patologie. Molti singhiozzavano, si abbracciavano e gridavano “Viva il re”. All’annuncio della morte dell’amato re – durante il suo regno la Thailandia è diventato uno dei paesi più ricchi del sud est asiatico, sia per la crescita industriale che per quella del turismo – si sono recati al lavoro vestiti per lo più in nero. Aziende, attrazioni turistiche e trasporti pubblici, venerdì sono rimasti aperti per non danneggiare l’economia ma i turisti sono stati avvertiti che luoghi turistici o d’intrattenimento possono essere chiusi o comunque non rispettare i soliti orari. Gli australiani in Thailandia, sono stati invitati a un elevato grado di cautela a causa di possibili disordini civili e la minaccia di attacchi terroristici.

Le sedi diplomatiche, nel periodo di lutto, possono chiudere. Il regno di Bhumibol Adulyadej, nono sovrano della dinastia Chakri, è stato uno dei più stabili al mondo e in Thailandia sono in vigore severe leggi di lesa maestà: insultare o minacciare la monarchia è un reato e comporta una condanna fino a 15 anni di carcere.