
ROMA – Sempre interconnessi, costantemente aggiornati, deliziati e condannati al consumo compulsivo di post, tweet, sms, mail, messaggini, travolti dal ciclone tecnologico social, abbiamo forse capito come salvaguardare le regole minime di urbanità nel comunicare in ambito lavorativo? No, dobbiamo imparare, dicono gli esperti.
Urge un galateo 2.0 per disciplinare la comunicazione lavorativa, per parlare con il capo, stabilire nuovi contatti, disdire un appuntamento, evitare che la vita privata diventi giusto un’appendice dell’orario d’ufficio, sapere quando è necessario insistere e quando avere l’accortezza di astenersi dal ricorso automatico allo smartphone, gestire lo stress.
Psicologi del lavoro, esperti di comunicazione, maestri di savoir faire dettano qualche consiglio, suggeriscono qualche utile prescrizione. Con il conforto dell’articolo di Irene Maria Scalise di Repubblica, pubblichiamo un decalogo aggiornato.
1) Sì a telefonata per sostituire incontro di persona. Con WhatsApp è imperdonabile. Dosare l’uso dei social è fondamentale. Una telefonata per sostituire un appuntamento è più che lecito: usare un messaggio su WhatsApp per lavoro è imperdonabile, va limitato invece alle sole confidenze personali con persone che evidentemente hanno già dato il loro assenso a corrispondere.
2) Non inviare curriculum vitae se non con LinkedIn.
3) Evita Facebook nelle comunicazioni di lavoro.
4) Evita Twitter, va bene solo per inviare link o per condividere news.
5) Non interrompere i colleghi con una pioggia di messaggi, fa male alla produttività (vale soprattutto per i capi).
6) Attenti allo stile: ok il minuscolo ma non abbreviare, rischi di passare per un adolescente.
7) Vietato chiamare sul numero privato se quello di lavoro è spento.
8) Chi non risponde alle email è un maleducato ma la non risposta vale come un no.
9) Personalizzare il messaggio: non confondere il collega con il capo.
10) Ciò che è importante per il telefonante non lo è necessariamente per gli altri quindi meglio aspettare e casomai inviare un sms.