Milan festeggia, Berlusconi promette regali: “Ma non mi chiedano di giocare”

Pubblicato il 15 Dicembre 2012 - 00:07 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi allo stadio (foto LaPresse)

MILANO – Il Milan festeggia Natale e Silvio Berlusconi promette qualche regalo. La festa dei rossoneri è andata in scena nei saloni della Triennale a Milano e il presidente, abbandonata per qualche minuto la politica ha spiegato: ”Spero che a gennaio qualche colpo si possa fare”.

Da Berlusconi, però, niente dettagli: ”Stiamo considerando tre o quattro giocatori che non posso nominare altrimenti salterebbero su i prezzi. Abbiamo intenzione di rinforzarci però con giudizio”.

In quest’ottica Berlusconi chiarisce che ”a centrocampo il Milan è bene attrezzato. C’è stato questo infortunio (di De Jong, ndr) ma adesso arriva il nostro campione, quello che abbiamo preso dall’Inter (Muntari, ndr) e quindi credo che il centrocampo sia a posto”.

In attacco potrebbero esserci novità, e poco prima dell’arrivo di Berlusconi è stato Adriano Galliani a dare un indizio. ”Robinho ha un po’ di saudade, se andrà via – ha chiarito l’ad rossonero , saremo costretti a prendere un altro attaccante”. La prima offerta (6 milioni di euro) del Santos è stata scartata, ma il discorso non è chiuso. ”Robinho è via dal Brasile da tanti anni, noi cerchiamo di convincerlo a restare – ha aggiunto Berlusconi – Mi piace molto.

E’ un fantasista che può giocare in più ruoli, fa anche cose a volte elevatissime come il gol al Torino, meraviglioso. E poi e’ un bravissimo ragazzo che nello spogliatoio diffonde simpatia e allegria. Non ho ancora pensato ad alcuna alternativa, poi adesso siamo impegnati a cercare di fargli passare la saudade e tenerlo qui”.

Il nome piu’ accostato al Milan di questi tempi resta quello di Mario Balotelli. ”Siete voi che continuate a dire Balotelli. Non è vero, non l’ho mia sognato e non mi sembra rientri nei programmi del Milan”, ha detto Berlusconi, aggiungendo davanti agli ospiti della festa di ”preferire comprare la Gioconda a Balotelli, che non vedo con la maglia del Milan”. Ancora infortunato, quella maglia tornera’ a indossarla solo a gennaio Pato (arrivato alla festa con la compagna Barbara Berlusconi) mentre la sta onorando al meglio El Shaarawy, avvertito davanti a tutti con il sorriso da Berlusconi: ”Quando smetti di fare gol ti tagli la cresta”.

Guardando al futuro, Berlusconi conta che la sua famiglia ”possa continuare a essere l’animatrice di questa avventura straordinaria che si chiama Milan”. E la speranza, dopo questa stagione ”di transizione”, è ”in due o tre anni di poter tornare protagonisti in Italia, in Europa e perché no, anche nel mondo”.

Dopo ”l’addio forzato di molti campioni” il presidente ha spiegato che ”dobbiamo andare alla ricerca di campioni nuovi: qualcuno lo abbiamo gia’ in casa, altri li stiamo cercando”. E lui stesso si è detto impegnato nel visionare video di talenti under 23, e molto colpito da Mastour, attaccante degli Allievi Nazionali rossoneri: ”Abbiamo un ragazzino di 15 anni che è un fenomeno e l’anno prossimo potrebbe giocare in serie A”.

Mentre Niang, dopo il primo gol in rossonero, viene definito da Galliani ”un predestinato, che ha segnato il suo primo gol in rossonero prima dei 18 anni come Gianni Rivera e Alberto Paloschi”.

”Basta che i tifosi non pretendano la mia discesa in campo con la maglia numero 9, tutto il resto lo posso fare – ha continuato il presidente rossonero -. Posso stare vicino alla squadra e fare quello che ho fatto per tanti anni: tenere il gruppo, diffondere certezze in tutti, amalgamare la squadra, suggerire qualche volta tattiche o tecniche che, se evocate dal presidente, restano ben fisse nella mente dei ragazzi. Questo ho fatto nelle ultime settimane e continuerò a farlo”. Quindi anche domani a Milanello? ”Eh si’, sono convocato”, ha sorriso Berlusconi.