Roaming, dal 1/07 giù le tariffe. Chiamate dall’estero a 24 cent, sms a 8 cent

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Luglio 2013 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Roamign, dal 1/07 chiamate a cuor leggero dall'estero

Roamign, dal 1/07 chiamate a cuor leggero dall’estero

ROMA – Dal primo luglio si può chiamare, inviare sms e navigare su internet anche dall’estero senza spendere un patrimonio. E’ la nuova Eruotariff 3 che impone un nuovo taglio dei costi roaming nell’Ue. Dal primo luglio potete viaggiare con smartphone e tablet a cuor leggero: tariffe giù fino al -36% sul traffico dati, 15 volte in meno per navigare su internet e 10 volte in meno per le chiamate. Ora non potremo spendere più di 8 cent per sms, 24 cent per minuto di chiamata in uscita e 7 cent al minuto in entrata, 45 cent al MB per internet (più Iva).

Anche per chi andrà in vacanza in Croazia, che proprio dal primo luglio diventerà il 28esimo paese dell’Ue e che si adeguerà immediatamente alle nuove tariffe fissate da Bruxelles.

E’ dal 2007 che la Commissione Ue sta progressivamente obbligando le compagnie telefoniche a ridurre i costi per i cittadini Ue che si spostano in un altro stato membro per chiamate ricevute ed emesse, sms e traffico dati. Dopo sei anni di interventi Ue, i costi sono stati complessivamente ridotti di ben l’80%.

Nel dettaglio, da lunedì le nuove tariffe di roaming nell’Ue prevedono un massimo di 45 centesimi per megabyte più Iva addebitati per Kilobyte utilizzato (-36% rispetto a ora), le chiamate effettuate costeranno non più di 24 centesimi al minuto più Iva (-17%), quelle ricevute 7 centesimi al minuto più Iva (-12,5%) e gli sms 8 centesimi più Iva (-11%).

L’anno prossimo, al primo luglio 2014, è già prevista un’ulteriore sforbiciata dei prezzi del roaming, che si ridurranno ancora di più della metà per il traffico dati (20 centesimi per megabyte). L’obiettivo di Bruxelles, ha annunciato la commissaria Ue all’agenda digitale Neelie Kroes a fine maggio, è quello di arrivare a eliminare del tutto i costi del roaming, presentando una proposta legislativa in questo senso entro Pasqua dell’anno prossimo.