Conosco da anni Mauro Masi, attuale direttore generale della Rai, specialmente nel periodo in cui รจ stato a capo del servizio dellโeditoria presso la Presidenza del Consiglio e non ho mai avuto esitazione nel riconoscere che in quel ruolo si รจ sempre comportato con grande equilibrio.
Forse, molto forse, avrebbe voluto provarci anche alla Rai, ma lรฌ purtroppo un manipolo di cattivi consiglieri gli tende ogni giorno micidiali trappole.
Prendete ad esempio la vicenda delle nomine. Probabilmente Masi avrebbe voluto stupire tutti con effetti speciali e scegliere la nazionale della comunicazione per guidare il cavallo di viale Mazzini.
Magari pensava giร da solo a Minzolini, a Liofredi, a Orfeo e compagniaโฆ
Sul piรน bello la festa gli รจ stata rovinta da quel ragazzone attempato di Silvio (Berlusconi) che ha pensato bene di convocare a Palazzo Grazioli, momentaneamente tenuto libero da altre e piรน esuberanti attivitร , una riunione di maggioranza sui futuri assetti della Rai. Qualcuno di noi provรฒ a manifestare qualche timida critica dal momento che il proprietario dello stabile era anche il proprietario della concorrenza, ma la cosa apparve normale anche alle autoritร di controllo, perchรฉ come ci dissero ยซmanca la prova provata che abbiano parlato di nomineโฆยป
Peccato che ne parlassero tutte le agenzie e che persino i giornali di famiglia, il giorno dopo, riportassero tutto lโorganigramma completo.
Sarร una casualitร , ma i nomi di palazzo Grazioli stanno trovando la prevista collocazione nelle testate e nelle reti. Il povero Masi che forse aveva giร deciso tutto da solo รจ stato cosรฌ derubricato al ruolo di modesto notaio delle decisioni altrui.
Allo stesso modo รจ assai probabile che il direttore Masi avesse giร deciso di rompere con Sky e di tutelare il servizio pubblico dallโorco australiano. Peccato, tuttavia, che la coraggiosa scelta sia arrivata dopo la rottura tra i vecchi amiconi Silvio e Rupert (memorabili gli incontri a villa Certosa), dopo lโanatema scagliato da Berlusconi contro il complotto straniero, dopo che il vice ministro Paolo Romani aveva invocato la rottura con Sky e suggerito, per cosi dire, lโalleanza con il gruppo di famiglia.,
Insomma, se fossi Masi mi prenderei una bella batteria di avvocati e chiederei i danni a questi finti amici che non mi lasciano lavorare e che mi precedono sempre nellโannunciare scelte e intenzioni che forse avrei anche maturato da solo.
O no?