
DACCA โ โOrmai abbiamo perso anche lโultima speranza: mia zia, Nadia Benedetti, รจ stata brutalmente uccisa nellโattentato in Bangladeshโ, ha scritto la nipote Giulia su Facebook. Nadia Benedetti, imprenditrice viterbese di 51 anni, รจ una delle nove vittime italiane della strage di Dacca.
Nadia Benedetti era originaria di Viterbo ma si era ormai trasferita da piรน di 20 anni nel Paese del Sud-Est asiatico. Era unโimprenditrice attiva nel settore dei tessuti: managing director dellโazienda con base a Londra StudioTex Limited e amministratrice della ditta di famiglia, la Bengler B.V. Srl con sede sulla Cassia Nord, a Viterbo. Nadia non era sposata e non aveva figli. Da qui, forse, si capisce ancora di piรน il rapporto che aveva con la nipote Giulia: โNon cโรจ piรน: non la rivedremo piรน, non parleremo, non commenteremo i colori delle magliette da produrre, mio padre non la andrร piรน a prendere allโaeroporto, non andremo a cantare insieme come ci eravamo ripromesseโ.
E ancora: โNon cโรจ piรนโ ripete mio padre. Un branco di bestie ce lโha portata via. Aveva vissuto in Italia, Kenya, Bangladesh e non si era mai fermata. Neanche nei momenti piรน difficili. Io chiedo a voi amici, parenti, viterbesi, italiani: NON DIMENTICATE, non lasciate che si perda il suo ricordo, non dimenticate cosa รจ successo, non permettete a questi pazzi di commettere altre stragi, non lasciate che vincano loro. Colgo lโoccasione per esprimere la nostra vicinanza ai famigliari di tutte le vittime, e ai sopravvissuti alla tragedia. Ci mancherai zia, ci mancherete tuttiโ.