Ventinove persone sono morte lunedì mattina in un sequestro di massa compiuto da un centinaio di uomini armati nell’isola di Mindanao, nel sud delle Filippine.
Lo rende noto l’esercito, precisando che tra le vittime ci sarebbero almeno 13 donne, tutte decapitate. Almeno altre 20 persone sono ancora in ostaggio.
Le vittime facevano parte di un gruppo di politici eletti e di giornalisti rapiti. Dalle prime notizie, pare che il sequestro sia stato condotto da sostenitori di un politico locale che volevano impedire la presentazione della candidatura a governatore provinciale da parte di un rivale.
Nelle Filippine sono previste per il maggio 2010 le elezioni per scegliere presidente, vicepresidente, 12 parlamentari della Camera alta, 300 della Camera bassa e diversi amministratori locali.