
Incendio a San Lorenzo sull'Aspromonte: morti una donna e il nipote, volevano salvare l'uliveto (Foto archivio Ansa)
Volevano salvare il loro uliveto dalle fiamme. Sono morti così una donna ed il nipote, di 53 e 34 anni, in un incendio a San Lorenzo, piccolo centro in provincia di Reggio Calabria.
I corpi, completamente carbonizzati, sono stati trovati all’interno dell’uliveto, vicino a un mezzo agricolo. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia e i carabinieri. La tragedia si è consumata in località “Gutta”, nell’area del Parco nazionale dell’Aspromonte, affascinante polmone verde gravemente oltraggiato negli ultimi giorni da un numero impressionante di incendi.
La Procura di Reggio Calabria ha avviato un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità per la morte della donna e del nipote. Si ritiene che le cause dell’incendio siano di origine dolosa. Anche se le speranze di individuare chi ha appiccato le fiamme, che si sono estese rapidamente, sono ben poche.
Incendi Calabria, la situazione è critica
E si fa sempre più critica la situazione degli incendi in tutta la Calabria. Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, si è messo “in contatto con i tutti sindaci che stanno fronteggiando in prima linea questa grave emergenza”. Falcomatà ha chiesto che la Regione dichiari lo stato di emergenza per tutti i comuni della provincia reggina colpiti dagli incendi.
“In queste ore – afferma – con il coordinamento della Prefettura, stiamo continuando a monitorare la situazione, che rimane gravissima. Diverse aree sono state evacuate per evitare il peggio”.
Sull’emergenza è intervenuto anche il presidente della Regione, Nino Spirlì. “In Calabria – ha detto – sono attivi, al momento, 57 incendi, contro i quali sono schierate 73 squadre di specialisti e diversi mezzi aerei. È un momento drammatico per moltissimi territori della Calabria e per molti nuclei familiari. Purtroppo, le fiamme oggi hanno fatto anche due vittime”.
“L’azienda in house della Regione Calabria Verde, la Protezione civile, le Prefetture, i vigili del fuoco e i volontari, a cui va tutta la mia gratitudine per lo sforzo che stanno compiendo, lavorano senza sosta per circoscrivere i roghi e mettere in sicurezza i centri abitati, le coltivazioni e la macchia mediterranea. Non è facile e, di certo, la nuova ondata di caldo torrido in arrivo non faciliterà il loro già arduo compito”.