ROMA – Anche Anonymous scarica Wikileaks e gli lancia l’anatema: ”Avete perso l’ultimo alleato che avevate. Vai a morire tra le fiamme”. Il collettivo di hacker accusa il sito di Julian Assange di aver messo un banner per le donazioni senza le quali non è possibile accedere ai ‘leaks’.
Anonymous in una serie di tweet ricorda che ”l’informazione deve essere gratuita” e poi insinua il sospetto che il denaro chiesto nel banner per le donazioni serva a ”pagare gli avvocati di Assange”, rifugiato da mesi nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra per sfuggire ad una richiesta di estradizione da parte della Svezia. Poche ore dopo, ha riferito lo stesso Anonymous su Twitter, il banner è stato tolto dal sito di Wikileaks. Dal canto suo, Wikileaks ha spiegato che ”twittare, condividere o donare non sono un ‘paywall’ (una barriera a pagamento, ndr)”, e ha rimandato ai sistemi di blocco e donazioni in uso sul sito di Assange.