Come ogni estate, torna l’incubo-incendi. Oggi la zona più colpita è stata Sardegna, devastata dai focolai che da Nord a Sud hanno imperversato in tutta la regione. I roghi hanno finora provocato due vittime. La prima, Mario Piu, un pastore di 58 anni di Pozzomaggiore, in provincia di Sassari. La secondo è Antioco Serra, allevatore di 56 anni di Mores, nel sassarese. L’uomo sarebbe stato stroncato da un infarto mentre tentava di mettersi in salvo dalla fiamme.
A Capo Pecora è invece in corso l’evacuazione di circa 120 bagnanti che a causa di un incendio sviluppato lungo la costa sono rimasti intrappolati in spiaggia.
La situazione peggiore nell’Oristanese e in Gallura, dove sono state evacuate diverse abitazioni, stazzi e aziende agricole. Decine le persone che si sono recate al Pronto Soccorso di Olbia, compresi vigili del fuoco e volontari, rimasti intossicati dal fumo, ma nessuno è grave. Circolazione ferroviaria a singhiozzo sulla linea Oristano-Chilivani e Chilivani-Sassari, e traffico a tratti bloccato sulla statale 131, la principale via di collegamento tra il nord e il sud della Sardegna.
Nel Centro operativo dell’apparato antincendi regionale, a Fenosu, la situazione viene definita «catastrofica». È stata istituita l’unità di crisi, prevista in questi casi dalle procedure della Protezione civile.
Situazione molto grave anche sul Monte Arci, dove un incendio partito dai monti di Pau si è rapidamente esteso e ora sta minacciando anche i boschi di Villaurbana. In Gallura case evacuate a Porto San Paolo, Budoni e San Teodoro, dove si sono vissuti momenti di panico tra residenti e
turisti, alle prese non solo con il fumo denso ma anche con le elevate temperature che rendono il clima irrespirabile.
A Loiri, un gruppo di persone ha abbandonato le proprie case per cercare riparo in un’antica chiesa. Roghi anche nell’Iglesiente, dove le fiamme hanno minacciato la colonia penale di Is Arenas, che è stata evacuata per precauzione.