
Condannato a morte vince ricorso contro l'iniezione letale: ha chiesto di essere fucilato da un plotone (Foto archivio Ansa)
Meglio la fucilazione che l’iniezione letale? E’ quello che ha chiesto e ottenuto un condannato a morte in Georgia che ha impugnato dinanzi alla Corte Suprema americana il protocollo per l’iniezione letale, allo scopo di evitare una grave sofferenza.
Con una decisione 5 a 4, i supremi giudici hanno stabilito che un prigioniero può fare appello in base alla legge sui diritti civili che consente alle persone di cercare rimedi quando i loro diritti costituzionali sono violati.
La Corte Suprema ha quindi accolto il ricorso e la conseguente richiesta del condannato di essere fucilato da un plotone di esecuzione, un metodo però attualmente non autorizzato nello Stato della Georgia.
In South Carolina torna la fucilazione per mancanza di farmaci
Tutto il contrario di quanto accaduto nei mesi scorsi in South Carolina, dove in mancanza di farmaci per l’iniezione letale è stato ripristinato il plotone per l’esecuzione delle condanne a morte.
Il metodo, ritenuto da alcuni “più umano”, prevede una sedia di metallo sulla quale è legato il detenuto incappucciato. A circa quattro metri dalla postazione, un muro con un’apertura rettangolare, attraverso la quale tre cecchini sparano al cuore del prigioniero.
La “camera della morte” è stata allestita per superare le difficoltà nel reperire il mix di veleni necessario per le iniezioni letali, dopo che molte case farmaceutiche e tanti Paesi nel mondo hanno vietato la loro esportazione negli Stati Uniti per motivi umanitari.
Fino a quel momento, potendo scegliere tra l’iniezione e la sedia elettrica, i condannati avevano optato per la prima, di fatto impedendo la loro esecuzione.
Pena di morte in Usa, in quali stati c’è il plotone d’esecuzione
Gli altri Stati americani che prevedono il plotone di esecuzione per i condannati a morte sono Mississippi, Oklahoma e Utah. Mentre il ricorso alla sedia elettrica è previsto anche in Alabama, Florida, Kentucky, Tennessee, Arkansas e Oklahoma.
Dal 1977, anno in cui la Corte Suprema Usa ha reintrodotto la pena di morte, tre persone sono state uccise tramite la fucilazione, tutte nello Stato dello Utah.
L’ultimo condannato a finire invece su una sedia elettrica è stata invece una donna, Lynda Lyon Block, nel 2002 in Alabama.