
VENEZIA – Chi disturba cacciatori e pescatori intenzionalmente può ricevere fino a 3600 euro di multa. È quanto prevede la nuova legge in materia di “Norme regionali in materia di disturbo all’esercizio dell’attività venatoria e piscatoria” appena approvata dal Consiglio regionale del Venento.
Dopo mesi di discussioni, proteste e scontri politici la norma, proposta dal presidente della commissione regionale agricoltura Sergio Berlato di Fratelli d’Italia, prevede multe molto salate per chi viene beccato o anche ripreso in un video mentre disturba intenzionalmente cacciatori e pescatori per impedirgli la loro attività.
Le sanzioni amministrative vanno infatti da 600 euro fino a 3600 euro, nei casi più gravi.
L’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, chiede al Governo di impugnare questa legge sul disturbo venatorio appena approvata: “E’ in violazione dell’art. 21 della Costituzione – rileva l’Enpa – . Questo l’ennesimo regalo alle doppiette; un atto contrario ai cittadini, che costituisce una grave restrizione alla libera manifestazione del pensiero, sancita e tutelata dalla carta costituzionale, e stabilisce altrettanto inaccettabili limitazioni alla libertà di movimento” perché chiunque possa in qualche modo disturbare la caccia potrà essere multato.
L’importo è “di gran lunga superiore a quello delle sanzioni stabilite per i cacciatori per infrazioni quali gli spari nei centri abitati in zone vietate, che ,è evidente ,sono molto più gravi del presunto ‘disturbo’ venatorio. Inoltre la legge non tiene conto delle tante pronunce dei Tar che hanno più volte hanno ribadito come la libera e non violenta manifestazione del pensiero, anche contro la caccia, non sia in alcun modo sanzionabile poiché diritto espressione costituzionale”.